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Intervista ai Theatres des Vampires

a cura di Psychotron


Al termine del concerto tenuto dai Theatres Des Vampires a Isola del Liri (FR) nella stellata e freddissima notte di Halloween, ho potuto incontrare l’intrigante Sonya Scarlet per porle qualche domanda sullo stato della band. Nonostante la stanchezza del dopo esibizione, e alcuni dissapori con il club che aveva ospitato l’evento, Sonya ha accettato di buon grado di dedicare del tempo a questa intervista, con estrema gentilezza e disponibilità, un gran sorriso sulle labbra e una bellezza radiosa. Bevanda in mano e cappotto sulle spalle, ecco i frutti di questa conviviale chiacchierata.

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- L’ultimo "Pleasure and Pain” rappresenta un ulteriore passo in avanti nello stile e nel percorso creativo della band, conserva molti legami con la passata discografia ma al contempo ne introduce di nuovi. Intanto, a distanza di diversi mesi dalla sua pubblicazione, come è il bilancio dei consensi ricevuti da parte di pubblico e critica?

 

- Siamo molto soddisfatti, il giudizio è stato positivo. Con "Pleasure And Pain” si sono aperte nuove porte, molte cose si sono messe in moto. Abbiamo ricevuto consensi e raggiunto nuovi spazi. Nei prossimi giorni ad esempio dovrò partire per Londra per partecipare a due photosession. Alcuni fans addirittura preferiscono questa dimensione dei Theatres Des Vampires a quella precedente. 


- Sonya, a vostro giudizio il tuo ruolo di unica singer della band è stato valutato positivamente e valorizzato con l’attenzione che meritava?

- Si, e devo dire che i ragazzi mi hanno molto sostenuta e stimolata in tal senso. Io all’inizio ero titubante, non del tutto convinta, ma poi la scelta fatta è stata la migliore. Serviva un cambiamento radicale dopo lo split con il vecchio vocalist Alexander, abbiamo anche fatto dei provini e pensato a nuove soluzioni. Ma poi la scelta più "innovativa” è stata proprio quella di pensare a me come continuazione e al contempo svolta per la band. Tutto è andato per il meglio. Io studio danza dall’età di 6 anni e tuttora mi dedico al canto lirico. Finalmente sono libera di esprimermi come voglio, scrivo i testi per la band, mi muovo sul palco come meglio credo, mi sento autonoma e libera di fare ciò che voglio e ritengo giusto, non sono vincolata in alcun modo. In "Reason And Sense” ho citato il Carducci; non voglio esprimermi in modo banale.

 

- Personalmente ho molto apprezzato la scelta di affidare a te l’onere e l’onore di rappresentare vocalmente la band dopo lo split con Alexander. Penso assolutamente che tu possieda le qualità, il talento ed il carisma necessari per ricoprire tale ruolo. Penso anche però che questa opzione non sia stata sfruttata fino in fondo. Su "Pleasure And Pain” sono presenti molti duetti con ospiti maschili (Flegias /Necrodeath, Dhiloz /Ancient, Nicholas /Ensoph, G. Caprino/Stormlord) che, se da una parte donano prestigio e ricchezza di ingredienti al sound della band, dall’altra ti tolgono ancora molto spazio.

- Beh, io penso che i duetti siano comunque una bella esperienza da cui imparare tanto. Innanzitutto gli ospiti su "Pleasure And Pain” sono nostri amici nella vita al di fuori della musica, la sensazione è quella di invitare un ospite a casa tua. E poi è stato estremamente interessante vedere come un altro artista entra nelle tue canzoni, le legge e le interpreta secondo la propria sensibilità. Condividi con lui la tua idea e vedi cosa ne trae. Il nuovo disco non avrà così tante partecipazioni, anche se comunque avremo delle collaborazioni, magari non necessariamente riguardanti le vocals. Siamo felicissimi del remix di "Pleasure And Pain” fatto da Bruno Kramm dei Das Ich. E’ stupendo! La prima volta che ho sentito il pezzo remixato sono rimasta sbalordita, pure meglio dell’originale!

- State lavorando a del nuovo materiale? Sul vostro sito le composizioni più recenti vengono definite come "malinconiche” e "crepuscolari”; ritenete che i Theatres Des Vampires si spingeranno verso sonorità gothic /new wave ancora più eteree e drammatiche? Come sarà il nuovo album?

- Si abbiamo già dei pezzi in cantiere e posso dirti che il nuovo album proseguirà sulla strada intrapresa con "Pleasure And Pain”, i nuovi Theatres Des Vampires sono questi. Anche a livello di presenza scenica sul palco, il look definitivo oramai è questo. Io stessa mi trovo più a mio agio con queste sonorità, sento che mi rappresentano al meglio.

- Avete preso in considerazione l’idea di incrementare l’apporto della componente elettronica nella vostra musica, soprattutto considerando l’approccio più raffinato del vostro attuale sound? Mi riferisco ad esempio all’ottima riuscita di una canzone come "Let Me Die”?

- Sicuramente è nostra intenzione andare in quella direzione, senza arrivare a schifezze estreme troppo techno, ma insistere sul versante electro di sicuro. A noi piace. "Let Me Die” è una canzone che a apprezzo in particolar modo, e il ricorso all’elettronica le dona un’atmosfera delicata, triste e malinconica.

 

- Il passaggio da "Nightbreed Of Macabria” a "Pleasure And Pain” è stato abbastanza marcato da un punto di vista silistico. Il primo rappresentava un complesso monumento gotico, una sorta di concept album ricco di atmosfere omogenee, rimandi cinematografici (Tim Burton su tutti) e teatrali, un lavoro molto ricco, complesso ed ambizioso. "Pleasure And Pain” sembra invece prediligere un’ambientazione più intima e minimalista, non per questo meno emozionante, ma nel quale sottigliezza ed eleganza sostituiscono la solennità dell’impianto complessivo soggiacente a "Macabria”. Sei d’accordo?

- Registrare "Nightbreed Of Macabria” è stato divertente, pieno di cori ed atmosfere, un vero godimento. E’ vero, contiene tanti richiami teatrali, letterari e cinematografici, proprio a Tim Burton, anche a livello di artwork. Rappresenta però una parentesi che si è conclusa. Puoi esprimere gli stessi concetti e donare comunque emozioni attraverso un linguaggio diverso, meno diretto e altisonante, più sottile e raffinato. "Pleasure And Pain” è ciò che adesso ci rappresenta e su questa linea vogliamo proseguire.

- In tanti anni di carriera avrete un’aneddotica infinita, soprattutto tenendo conto dei riferimenti esoterici e vampirici legati alla band. Esiste in archivio una qualche richiesta buffa o particolare di un fan nei vostri confronti, o un qualche evento bizzarro che potete raccontarmi?

- Il fatto più eclatante ad arcinoto è quello accaduto a Pignattara dove, in occasione di un nostro concerto, il prete locale (o era un vescovo?) fece esorcizzare il luogo, avversò in ogni modo la nostra presenza ed il giorno dopo addirittura i bambini non andarono a scuola per paura del Maligno.

 

- A questo tipo di mentalità sono dovuti secondo voi è dovuto il fatto che la band ha riscosso per molto tempo maggior apprezzamento e rispetto all’estero anziché che in Italia?

- Non vorrei più parlare di queste cose, non mi interessa alimentare polemiche. La stampa internazionale rise dei fatti, e simili comportamenti furono pesantemente ridicolizzati. Ma è meglio metterci una pietra sopra e andare avanti dicendo quello che vogliamo dire ma senza gettare benzina sul fuoco. Ripeto, si può essere meno diretti e comunque incisivi.

- Durante l’intervista ho appurato che Sonya è di origine fiorentina, nonostante la base romana della band. Ci siamo dunque salutati con la promessa di un impegno per una qualche prossima data in terra Toscana. Vampiri vi aspettiamo, Firenze ha bisogno di voi!!! 



Источник: http://stereoinvaders.altervista.org
Категория: Оригиналы (без перевода) | Добавил: destroyer (16.03.2009)
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